Mosaico San Siro

Il 20 Settembre, al Consiglio di Municipio 7, c’è stata l’ Audizione dell’Assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi sullo “STUDIO D’AREA SUL QUARTIERE SAN SIRO”. Lo studio presenta progetti e molte proposte, da discutere con i cittadini, per la rigenerazione urbana dei quartieri che compongono un ambito territoriale ampio a ovest della città.  

In questo articolo riportiamo alcuni concetti espressi dall’Assessore Tancredi e poi presentiamo un riassunto dei punti principali contenuti nel documento completo “Mosaico SanSiro”, Studio d’Area San Siro pubblicato qui sul sito del comune di Milano

«Lo studio – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – ha l’obiettivo di restituire le caratteristiche di un determinato quadrante urbano attraverso analisi quantitative e qualitative, e allo stesso tempo proporre una strategia in grado d’indirizzare la rigenerazione urbana di Milano. Questo sull’area di cui lo stadio è il baricentro potrà anche costituire un utile supporto al dibattito pubblico in avvio sul tema nei prossimi mesi».

il tema specifico dello Stadio, oggetto del dibatto pubblico (che partirà alla fine di Settembre) non è trattato direttamente in questo documento.

Inoltre, aggiunge Tancredi, lo Studio Mosaico non detta regole ma è un documento d’indirizzo che deve individuare alcuni interventi sul territorio, individuare le priorità e coordinare i diversi interventi. Lo studio potrà anche servire a fornire informazioni sul futuro dell’area che sarà anche interessata dall’incombente dibattito pubblico sullo stadio San Siro.

Introduzione al documento

Studio area San Siro


Analisi conoscitiva di un quadrante di città molto ampio, che comprende un’area molto vasta: a nord il Montestella, il Parco di Trenno, il Bosco in città, a sud Piazza d’armi e il Parco delle Cave, a sud-est si entra nella città quasi fino a piazzale Lotto.
Caratteristica peculiare di quest’ambito è la presenza di grandi parchi urbani a nord e anche non strettamente fruibili come i parchi-Ippodromi straordinariamente estesi e vicini alla città costruita.

  • Al centro dell’area c’è lo stadio Meazza, anche se l’obiettivo del documento è di comprendere come il progetto stadio può essere un’occasione per la rigenerazione urbana per l’intero quadrante
  • La grande risorsa principale di questa area è lo spazio pubblico esistente, aree pubbliche che possono essere riutilizzate.
  • Esito dello studio sono 12 proposte, alcune già finanziate e avviate.

La Grande Funzione Urbana (GFU) di San Siro è parte di un ambito territoriale ampio a ovest della città che si inoltra verso i nuclei storici esterni nei grandi parchi dell’ovest, via via abbandonando i caratteri di paesaggio urbano e incontrando quelli del paesaggio agricolo e naturale.  

  • Al suo interno convivono, accostati gli uni agli altri, estesi settori urbani dal forte carattere identitario, nati da visioni e sperimentazioni urbane sedimentate nel tempo, differenti per spazi, comunità di abitanti e modalità di funzionamento.
  • I tempi e le pratiche d’uso da parte di distinte popolazioni di utenti, quelle che vi abitano stabilmente, quelle che lo vivono per poche ore alla settimana o che velocemente lo attraversano in entrata o in uscita dalla città.

Finalità

Alla luce di questo quadro composito, l’Amministrazione comunale ha ritenuto utile promuovere uno studio d’area finalizzato a fornire una cornice o  frame di riferimento – fatto di conoscenze, idee e proposte – per i vari programmi di trasformazione eseguiti dal Comune sia direttamente sia in partnership con altri soggetti.

Lo studio è uno strumento intermedio, che si inserisce tra la macro scala del Piano del governo del territorio (PGT) e quella delle singole aree d’intervento, fatta di piani attuativi, progetti operativi relativi alle singole trasformazioni urbane, fornendo così coordinate coerenti per l’azione pubblica.

Gli Attori


La complessità fisica e sociale del quadrante oggetto dello studio, insieme ai numerosi progetti, attuati
o in corso di attuazione sul territorio, si accompagnano alla presenza di una ricca platea di attori, riassunti in questa grafica.

Dal punto di vista amministrativo, il quadrante studiato coincide in gran parte con il Municipio 7 anche se la parte estrema a Nord Ovest fa parte del Municipio 8 (Parco Monte Stella)

MUNCIPIO 7, MOSAICO DI POPOLAZIONI

Il Municipio 7, è il più grande tra i 9 municipi di Milano con 31,34 Kmq e il terzo per numero di residenti con 173.791 abitanti.

Non è però la sua dimensione a renderne difficile una narrazione capace di restituire la fotografia delle sue comunità e delle loro relazioni con lo spazio, quanto piuttosto la sua eterogeneità, e di conseguenza i suoi contrasti, tratti che lo caratterizzano forse come nessun altro municipio milanese.

Aree verdi (il maggior numero di tutto il comune), quartieri antichi, ex pievi ed ex borghi agricoli risalenti all’anno 1000, fontanili, la Piazza d’Armi, che ospitava uno dei più estesi complessi militari cittadini esistenti in Italia; ma anche un grande presidio ospedaliero, grandi infrastrutture sportive dal forte carattere simbolico, due consolati, una rilevante infrastruttura di mobilità, Via Novara, l’asse di penetrazione urbana della Strada Statale 11 Padana Superiore che attraversa da nord-ovest a sud-est il territorio.

E, ancora, caratterizzati da elevata prossimità, condomini di lusso, ville di prestigio e uno dei più grandi quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Milano, molte scuole italiane (in alcune delle quali gli alunni sono prevalentemente di nazionalità straniera, sebbene sia l’Italia il loro luogo di nascita e crescita), una scuola araba e una francese. 

Municipio 7, alcuni dati sulla popolazione:

  • +11% di stranieri negli ultimi 10 anni,  effetto dell’intensificarsi progressivo del  fenomeno migratorio. Qui vive il 12,5% degli stranieri presenti a Milano, che rappresentano oggi, con 34.448 abitanti il 19,8% della popolazione del Municipio; una quota che fin dal 1999 si mantiene inferiore a quella comunale.
  • 13,1% quota di nuclei di 4 e + componenti,  superiore a quella che si registra in tutti gli altri  Municipi
  • 16,5% della popolazione sono minori, il valore più elevato del comune dopo quello  dei Municipi 8 e 9
  • 13,6% dei residenti sono grandi anziani  (over 74), un peso inferiore solo a quello del Municipio 6.

Progetti

La visione sul futuro dell’ambito San Siro vuole dare risposta alle caratteristiche specifiche di questo pezzo di città una città costruita “per parti” spesso delimitate da grandi recinti, la presenza di grandi parchi e di verde diffuso, strade sovradimensionate e poco attive al piano terra vista la prevalente “monofunzionalità” residenziale, una popolazione eterogenea per età, provenienza e condizione economica, un’offerta di servizi non equamente distribuita ma eccellente in ambito sportivo, che insieme alla presenza di grandi eventi attrae molti utenti esterni al quartiere.

In generale lo studio d’area contiene progetti non definitivi ma proposte d’indirizzo con i seguenti obiettivi:

  1. Partire dalle Grandi Funzioni Urbane di San Siro e Piazza d’Armi per rigenerare il territorio
  2. Aprire nuove connessioni tra i quartieri San Siro, Lampugnano, via Novara e Forze Armate
  3. Realizzare nuove centralità intorno a spazi pubblici di qualità e piani terra attivi
  4. Offrire nuovi servizi recuperando edifici pubblici dismessi e all’interno delle aree di trasformazione
  5. Connettere i grandi parchi e migliorarne l’accessibilità e la fruizione

Proposte per la Rigenerazione: le 4 aree di intervento

In virtù delle peculiarità urbane del territorio sono stati identificate quattro aree specifiche d’intervento come indicato nella grafica:

  1. RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE PUBBLICO E APERTURA VERSO LA CITTÀ (quartiere ERP San Siro)
  2. PERMEABILITÀ DELL’ASSE E SPAZI PUBBLICI CONTIGUI (via Rospigliosi/Harar e via Novara)
  3. LA CITTÀ VERDE DEI GRANDI RECINTI (via Caprilli e Ippodromi)
  4. CONNESSIONE DEL VERDE E ATTIVAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI (Quarto Cagnino)

4 Ambiti

Vediamo di seguito le proposte principali per ciascuna area d’intervento

1) Riqualificazione del Quartiere  ERP San Siro Selinunte e apertura verso la città

Il quartiere ERP San Siro Selinunte è un quartiere sostanzialmente di edilizia residenziale pubblica ALER: il quadrilatero soffre di criticità purtroppo diffuse in contesti simili come situazioni di degrado, microcriminalità e occupazioni abusive degli alloggi, alti livelli di dispersione scolastica e disoccupazione 

ELENCO POSSIBILI AZIONI

  1. Creazione di una continuità di verde urbano tra viale Mar Jonio e viale Aretusa
  2. Rafforzare le continuità alberate lungo la via Paravia
  3. Rifunzionalizzazione dell’ex mercato comunale di piazza Selinunte in ottica multifunzionale, attraverso nuovi servizi come palestre, spazi ricreativi e culturali.
  4. Riqualificazione del tratto nord del parterre di viale Aretusa attraverso un intervento flagship qualitativo
  5. Riqualificazione del tratto di via Paravia all’incrocio con via Zamagna in ottica pedonale, in quanto la via distribuisce numerosi servizi scolastici, sanitari e negozi di vicinato
  1. Rigenerazione dei locali ex-Omni e attivazione dello spazio pubblico pedonale antistante attraverso arredi urbani per diverse fasce d‘età.
  2. Migliorare le connessioni ciclo-pedonali nord-sud, in particolare tra il viale Mar Jonio e viale Aretusa, attraverso il piazzale Selinunte
  3. Valorizzazione degli accessi agli istituti scolastici lungo la via Paravia e via Zamagna attraverso interventi di segnaletica e sviluppo degli spazi pedonali antistanti.
  4. Rafforzare le continuità commerciali e piani terra attivi lungo via Paravia e sul Piazzale Selinunte, in maniera da rafforzare il sentimento di sicurezza nel quartiere.

2) PERMEABILITÀ DELL’ASSE E SPAZI PUBBLICI CONTIGUI

Nel mosaico di quartieri che costituisce l’ambito di San Siro, la presenza dei due importanti assi stradali est-ovest ad alto scorrimento, la via Harar/Rospigliosi e la via Novara, costituisce un ulteriore “muro invisibile” che nega le principali connessioni ciclo-pedonali nord/sud e aumenta la frammentazione del tessuto urbano.  

In sintesi in questa area si prevedono una serie di  potenziali progetti tra via Rospigliosi/Harar e via Novara al fine di

  • Trasformare Via Harar/Rospigliosi da strada ad alto  scorrimento a sequenza di piazze con piani terra  attivi tramite commercio di vicinato e nuovi servizi  per il quartiere
  • Riqualificare di Via Novara come strada urbana  di collegamento tra i grandi parchi, a vocazione  ciclabile e verde
  • Migliorare la permeabilità ciclopedonale  Nord-Sud delle due vie con nuovi attraversamenti  in corrispondenza di scuole e servizi
via Rospigliosi/Harar e via Novara

ELENCO POSSIBILI AZIONI

  1. Creare una rete di connessioni verdi caratterizzate da continuità alberate e d’arbusti, tra la piazza Axum e il nuovo spazio pubblico San Siro, il PDC Rospigliosi, la via Capecelatro e il giardino L. Marangoni.
  2. Attivare le aree verdi di piazza Axum attraverso aree ludiche e sportive.
  3. Creare una continuità di spazio pubblico che comprenda l’area sud-est della GFU San Siro, la fermata della metropolitana M5 e il parco del PA7 Trotto
  1. Creare uno spazio pedonale continuo all’ingresso della scuola media G. Negri, in connessione con il giardino pubblico Herrera, garantendo il passaggio del bus e ripensando il sistema stradale.
  2. Creare uno spazio d’attraversamento nord-sud tra il fronte commerciale di Piazza Axum, la nuova area in trasformazione del Trotto e il nuovo spazio pubblico San Siro, integrando i percorsi pedonali esistenti troncati.
  3. Studiare l’ipotesi di spostare il capolinea della linea tram 16 al piazzale Segesta con l’obiettivo di favorire gli attraversamenti lungo la via Rospigliosi.
  4. Creare delle continuità pedonali tra il giardino Luigi Marangoni e la Piazza Axum passando per la via Val Poschiavina, riqualificando la strada in ottica playstreet.
  5. Valorizzare e segnalare gli accessi dalla Piazza Axum alla scuola media G. Negri e al PDC Rospigliosi.
  6. Valorizzare i futuri servizi localizzati nella GFU San Siro dedicati alle attività culturali, sportive e di formazione, rendendoli facilmente accessibili dagli abitanti del quartiere

3) LA CITTÀ VERDE DEI GRANDI RECINTI : via Caprilli e Ippodromi

A Nord della via Harar/Rospigliosi, si trova una vasta area connotata da un paesaggio urbano frammentato, che comprende, oltre alla GFU San Siro, gli ippodromi San Siro e La Maura e i quartieri residenziali Ottoboni, Patroclo e Triennale 8. Passeggiando nell’immediato intorno dello stadio San Siro, il tessuto urbano appare subito sconnesso. La presenza di numerose funzioni sportive recintate rappresenta un’opportunità per il quartiere, ma al contempo ci restituisce la percezione di uno spazio pubblico assente e poco qualitativo.

ELENCO POSSIBILI AZIONI

  1. Creare una rete di connessioni verdi e filari alberati tra l’area dello stadio, il Piazzale dello Sport, il PA7 Trotto e la via Federico Caprilli.
  2. Valorizzare e attivare le distese alberate intorno ai chioschi collocati a nord del nuovo quartiere PA7 Trotto, mantenendo la loro funzione di parcheggio ma al contempo progettare un uso flessibile degli spazi per attività sportive o eventi culturali di quartiere.
  3. Creare un nuovo spazio pubblico che possa connettere la GFU San Siro, il “Teatro delle Terme” e i servizi lungo via Achille con l’obiettivo di trasformare il “retro” dello stadio in una nuova centralità.
  1. Creare un nuovo spazio condiviso/promiscuo (zona 15) per accedere all’ippodromo, rafforzando gli attraversamenti esistenti.
  2. Creare una continuità pedonale nord-sud che possa connettere la via Harar/Rospigliosi e la GFU San Siro con la stazione di Lampugnano, studiando la possibilità di un passaggio attraverso l’ippodromo, collegando via Fetonte con via Ippodromo.
  3. Rafforzare le connessioni pedonali nord-sud, con il nuovo quartiere PA7 Trotto ed est-ovest, tra il quartiere giardino Ottoboni e il quartiere Patroclo.
  4. Valorizzare le funzioni commerciali esistenti e in progetto, attraverso la creazione di fronti permeabili, trasparenti e in continuità con i servizi e attività commerciali previsti nella GFU San Siro.
  5. Valorizzare gli ingressi al Teatro delle terme, al Centro Lombardo Ippico e all’ippodromo che si affacciano sul nuovo spazio pubblico.
  6. Valorizzare i futuri servizi localizzati nella GFU San Siro dedicati alle attività culturali, sportive e di formazione, rendendoli facilmente accessibili dagli abitanti del quartiere attraverso nuovi collegamenti e la riqualificazione degli spazi intorno.

4) CONNESSIONE DEL VERDE E ATTIVAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI: Quarto Cagnino

A sud della vasta area degli ippodromi e della GFU San Siro, attraversando la via Novara, si trova il quartiere Quarto Cagnino, caratterizzato da un’abbondanza di varie aree verdi pubbliche, incluso il Parco delle Cave e l’area verde della GFU Piazza d’Armi, che diventerà un grande parco urbano. Memorie del passato si possono ancora trovare lungo l’asse nord-sud principale, via Fratelli Zoia, principalmente nel nucleo storico che è stato conservato abbastanza bene fino a oggi, e più avanti sulla strada verso sud presso la Cascina Linterno. Nel quartiere sono presenti anche diversi servizi pubblici come l’Ospedale San Carlo Borromeo e il Centro Sportivo Kennedy.

ELENCO POSSIBILI AZIONI

  1. Valorizzare la biodiversità esistente nella Piazza d’Armi e realizzare un parco con una vocazione più naturalistica caratterizzato da aree umide e ad alto valore ambientale, spazi sportivi e ludici, orti urbani, frutteti condivisi, apicoltura e funzioni didattiche
  2. Integrare nell’area degli ex magazzini militari nuovi servizi rivolti in particolare ai giovani e agli anziani, ad esempio, per: l’abitare sociale, il sostegno scolastico, la socializzazione giovanile, il benessere e l’autonomia degli anziani, la cultura, l’aggregazione e lo sport.
  3. Creare nuovi spazi pubblici attrezzati agli ingressi del nuovo parco di Piazza d’Armi.
  1. Realizzare un corridoio ecologico che possa collegare il Parco delle Cave con Piazza d’Armi utilizzando un’alta varietà di specie botaniche per il potenziamento della biodiversità.
  2. Valorizzare l’ingresso al Parco delle Cave in via Fratelli Zoia rendendolo più riconoscibile e accessibile.
  3. Creare due continuità ciclopedonali: una nord-sud, attraverso il parco, per collegare via S. Giusto con via Saint Bon e via delle Forze Armate, e una est-ovest, aprendo il percorso pedonale informale tra via Cardinale Tosi e via Giuseppe Gabetti.
  4. Ripensare e riqualificare la sezione stradale della via Cardinale Tosi per dare spazio all’ampliamento della connessione verde e a un nuovo itinerario ciclabile.
  5. Valorizzare la connessione pedonale tra il Parco Antonio Annarumma e la Piazza d’Armi, riqualificando via Lucerna in ottica pedonale.
  6. Realizzare piani terra attivi all’entrata di Piazza d’Armi sulla via Olivieri e lungo la via Forze Armate.

Conclusioni, i progetti e le proposte descritte sopra, sono orientati a raggiungere questi risultati:

🚴‍♀️l’apertura di un percorso ciclo-pedonale pubblico all’interno dell’Ippodromo e dell’area dello stadio per favorire il collegamento da Monte Stella a San Siro;

🚧 la riduzione delle carreggiate delle strade   di grande scorrimento per ridurre la velocità dei veicoli e nel contempo introdurre piazze con esercizi di vicinato nei piani terra;

🌳 la trasformazione di via Novara in una strada urbana di collegamento tra i grandi parchi a vocazione ciclabile;

🏗️ la riqualificazione, assieme ai fondi del PNNR degli edifici popolari più problematici;

🏋️‍♂️ la realizzazione di palestre a basso costo, con gli oneri di costruzione del nuovo stadio, convenzionate con il Comune e magari sponsorizzate da Milan e Inter per invogliare i ragazzi a praticare sport.

SLIDE DI PRESENTAZIONE

Slide-MosaicoSanSiro_Presentazione

LINK UTILI a documenti che si trovano sul sito del Comune di Milano

  1. Comunicato su Studio d’ Area e Bando definitivo per l’ex Mercato Selinunte
  2. Studio d’area – MosaicoSanSiro tra i parchi dell’ovest e la città densa (il documento completo in PDF)

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