La Treccani sceglie Femminicidio come la parola dell’anno 2023: sono state 118 le donne uccise nel corso dello scorso anno e in 96 casi per mano di un familiare, partner o ex.
Un triste primato che fa entrare la parola nel dizionario della lingua italiana con questa definizione: “Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica di una donna in quanto tale, espressione di una cultura plurisecolare maschilista e patriarcale, he, penetrata nel senso comune anche attraverso la lingua, ha impresso sulla concezione della donna il marchio di una presunta, e sempre infondata, inferiorità e subordinazione rispetto all’uomo”.
E nel 2024 la situazione continua ad essere drammatica, all’11 gennaio sono già 5 le donne uccise.
Come scriveva Michela Murgia «la parola femminicidio non indica il sesso della morta, indica il motivo per cui è stata uccisa, ci dice il perché».
