Quaderno Bianco del Municipio 7 – Prefazione di Gianni Bianchi

Il Territorio del Municipio 7 da sempre in simbiosi con la “Grande Milano”

Abitazioni, infrastrutture, ex aree militari, centri sportivi, luoghi di cura, centrali dell’acquedotto, agricoltura produttiva, cascine, ex cave, parchi naturali e antichi borghi caratterizzano da sempre il vasto territorio del Municipio 7 di Milano.

Un territorio dalle antiche origini, pesantemente modificato, se non addirittura stravolto, dalla grande espansione urbanistica e industriale del secondo dopoguerra, ma che ancora conserva orgogliosamente e gelosamente i segni del paesaggio e dei millenari insediamenti abitativi dell’antico Contado di Milano, con estese aree agricole, cascine ancora produttive, tradizionali tecniche coltive come le marcite e la residua rete irrigua superficiale, a testimonianza dell’intricata rete di fontanili e rogge che caratterizzavano questi luoghi fino a non molti decenni fa. E il tutto praticamente in città, a ridosso, se non addirittura inglobati (come per il Parco delle Cave o la Piazza d’Armi), in popolosi insediamenti residenziali o produttivi.

Città e Campagna

In questo pregiato territorio, da sempre città e campagna, case e cascine, cittadini e agricoltori, pur tra inevitabili difficoltà e talvolta incomprensioni, convivono in stretta simbiosi smentendo, nei fatti, il dannoso “luogo comune”, appositamente “coniato” da che li avrebbe invece voluti in antitesi, per facilitarne la demolizione o il cambio di destinazione urbanistica per “lasciare il posto” ad attività speculative, anonimi insediamenti industriali o residenziali di basso, se non nullo, valore ambientale, umano e paesaggistico.

Per troppi decenni le aree agricole vennero colpevolmente considerate, nei vari piani regolatori, come semplici “vuoti da riempire”, da tenere di “riserva” per le espansioni urbanistiche.

Civiltà Agricola

“… In poco meno di cinquanta anni sono stati cancellati i segni di una cultura e di tradizioni che dominarono tutto il milanese per più di settecento anni: poco più di una generazione ha insomma quasi completamente cancellato sette secoli di storia …”

Marco Chisari, nella pubblicazione “Alla ricerca della Cascina perduta”

Con queste efficaci parole Marco Chisari, nella pubblicazione “Alla ricerca della Cascina perduta”, realizzata nel 1992 dai ragazzi del Liceo Scientifico Salvator Allende di Milano, denunciava senza mezzi termini il vero e proprio crimine storico, umano e ambientale perpetrato, nel corso del XX secolo, nei confronti della Civiltà Agricola, troppo frettolosamente abbandonata per imboccare l’illusoria strada del progresso industriale, della “Milano da Bere” e del “Terziario Avanzato”.

Basta osservare attentamente una mappa satellitare di Milano per comprendere quanto queste affermazioni siano veritiere e quindi meritorie di una seria riflessione.

I Fontanili e le Risorgive

Milano, e in particolare il territorio del Municipio 7, si trova nella cosiddetta Fascia dei Fontanili e delle Risorgive, in pratica la Pianura di Mezzo, dalla quale ha presumibilmente preso anche origine il toponimo Mediolanum, in quanto luogo “mediano” o di “mezzo”, appunto, posto esattamente al centro tra il Ticino a ovest e l’Adda a est, i principali fiumi lombardi, e, soprattutto nella Media Pianura, nel punto di passaggio tra l’Alta Pianura asciutta e permeabile e la Bassa Pianura argillosa e impermeabile.

Cascina Linterrno Municipio 7
Cascina Linterno vista dall’alto, Foto di Gianni Bianchi

Nella foto sopra, un’immagine presa dall’alto del Parco delle cave, con la limitrofa Cascina Linterno (in primo piano a destra), dietro i campi sportivi di via Fratelli Zoia, in secondo piano i centri sportivi Kennedy e Alcione di via Oliveri, sullo sfondo si vedono la costruzione dell’ospedale San Carlo (a sinistra) e a destra alberi del bosco del futuro parco di Piazza d’Armi

Milano città d’acqua

E questa particolare conformazione geologica si trova proprio qui, sotto i nostri piedi. Gli storici e i geologi concordano nel definire Milano come una Città d’Acqua e con un Antico Cuore Agricolo. Ed è proprio così. Il sottosuolo milanese è ricchissimo di vene acquifere per la presenza, pressoché inesauribile, di riserve idriche di eccellente qualità, la formidabile “Falda Acquifera” superficiale e profonda, dalla quale attingono da secoli le sorgenti dei fontanili e, da quote decisamente inferiori, i moderni pozzi per l’acqua potabile.

Il territorio del Municipio 7 è inoltre caratterizzato dalla presenza di parecchie cave dismesse, un tempo utilizzate per la massiccia estrazione di ghiaia e sabbia, in particolare nel “dopoguerra”, per l’impiego in edilizia.

Municipio 7 terra ricca d’acqua quindi, di sorgenti, di laghetti recuperati, di storici fontanili, di agricoltura ancora produttiva e di miriade di pozzi, con tre grandi Centrali di Pompaggio e di Distribuzione per l’Acqua Potabile (Castrovillari, Novara ed Assiano) gestite direttamente dal Comune di Milano tramite il Sistema Idrico Integrato di Metropolitana Milanese. Solo la Centrale di Via Castrovillari viene però interamente utilizzata per la rete locale. Le altre due, Novara e Assiano, convogliano invece le acque verso il nord città (Q.re Comasina) e il centro (Parco Sempione) per sopperire al vero e proprio deficit idrico causato dall’eccessivo consumo d’acqua da un lato e, dall’altro, l’irreversibile chiusura di alcuni pozzi a causa della presenza, in profondità, di sostanze chimiche dannose alla salute.

Ma non solo acqua, storia, cultura e paesaggio.

Il Municipio 7, grazie agli estesi Parchi e le ancor ragguardevoli aree agricole coltivate, fornisce alla città derrate alimentari di prima qualità e, soprattutto, con le alberature, ingenti quantità di ossigeno.

Le aree verdi possiedono inoltre un’altra caratteristica peculiare, sempre più importante e attuale: quella di contribuire al raffresca mento, e praticamente a costo zero, di una metropoli sempre più inquinata e surriscaldata dal grande consumo energetico (sia invernale che estivo) per la climatizzazione di uffici, ospedali, strutture commerciali o delle nostre stesse abitazioni.

Milano, come del resto tutte le metropoli del mondo, sta sempre più diventando energivora e il verde naturale, oltre a migliorare la stessa qualità della vita dei residenti, contribuisce sensibilmente a rendere l’ambiente un poco più confortevole, pulito e accettabile.

Il tessuto sociale e lavorativo

Da non sottovalutare, poi, minimamente, la forza lavoro costituita dalle tantissime persone che abitano in Municipio 7 e che quotidianamente raggiungono la propria azienda o l’ufficio in centro, grazie in particolare alle funzionali linee di trasporto della metropolitana M1 Rossa e M5 Lilla.

Da non sottovalutare, infine, la presenza di strutture sportive e sanitarie di eccellenza, sia esse pubbliche che private, con un bacino di utenza molto ampio e che si estende anche ai comuni limitrofi.

Un territorio quindi, quello del Municipio 7, ma anche di altre analoghe aree periferiche, ben fornito di servizi e da sempre in stretta simbiosi con la Città e che permette quindi ai tanti abitanti di poter vivere in un ambiente tutto sommato di buon livello e con caratteristiche sociali ed abitative spesso anche d’eccellenza.

L’Associazione Amici Cascina Linterno

Cascina Linterno, in via Fratelli Zoia 194, foto di Andrea Cherchi

Come Amici Cascina Linterno, da sempre ci impegniamo non solo a valorizzare e garantire un futuro alla “nostra” Linterno in quanto significativo Luogo della Memoria, ma, anche, e soprattutto, per favorire la rinascita di altre realtà similari per riportarle, nel limite del possibile, agli “antichi splendori” e, soprattutto, proiettarle verso il futuro, con utilizzi del tutto in sintonia con la loro storia, il loro DNA, il loro illustre passato.

Grazie all’articolato Progetto di messa in sicurezza, rinforzo strutturale e di restauro conservativo sviluppato dal Dipartimento A.B.C. – Lab. PARID (Research and International Documentation for Landscape) del Politecnico di Milano e curato dall’Area Tecnica del Comune di Milano, Cascina Linterno, dal 20 marzo 2016, una volta terminato il cantiere, è stata immediatamente riaperta alla cittadinanza, ridando forma e slancio a quel vero e proprio “centro di vita” che, da sempre, la contraddistingue nel vasto panorama delle Cascine Milanesi.

Un Progetto Pilota quindi, con costi decisamente contenuti e una resa dal punto di vista sociale e culturale (ma anche economica) decisamente interessante.

Un “modello”, quindi, sicuramente “esportabile” per garantire un degno futuro anche ad altre realtà similari, purtroppo in triste e deprimente abbandono per la mancanza, in primis, di una lungimirante visione d’assieme e di una solida cultura del recupero e del riuso, assolutamente indispensabili per il rilancio storico, ambientale e culturale di questi preziosi ambiti del nostro territorio.

Ringraziamo Gianni Bianchi Presidente dell’Associazione “Amici Cascina Linterno” per questa prefazione al Quaderno Bianco del Municipio 7

Mail: [email protected]

WEB: www.cascinalinterno.it

Facebook: facebook.com/CascinaLinterno

La Chiesetta dell’Assunta Cascina Linterno a Milano
La Chiesetta dell’Assunta, presso Cascina Linterno a Milano. Foto di Gianni Bianchi.

Il Quaderno Bianco è stato pubblicato dalla Fondazione Carlo Perini

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