Nel 1873 si verifica la fusione tra Milano e il Comune dei Corpi Santi. In seguito si hanno luogo due ulteriori aggregazioni alla città di Milano, entrambe a nord-est: nel 1904 parte di Greco Milanese e nel 1918 Turro. È stata però l’aggregazione del 1923 a far nascere la “grande Milano”.
La Grande Milano
In forza del Regio Decreto numero 1912 del 2 settembre 1923 “Aggregazione al comune di Milano di undici comuni contermini” e in seguito alla Delibera del Consiglio Comunale del 14 dicembre 1923, gli 11 Comuni di
AFFORI, BAGGIO, CHIARAVALLE MILANESE, CRESCENZAGO, GORLA-PRECOTTO, GRECO MILANESE, LAMBRATE, MUSOCCO, NIGUARDA, TRENNO e VIGENTINO
sono stati aggregati al Comune di Milano.
Sono interessati i fronti settentrionale, orientale, occidentale e in parte anche quello meridionale. Una popolazione di 117.500 nuovi abitanti si unisce a quella di Milano che raggiunge così 836.000 abitanti. L’accorpamento dei Comuni limitrofi matura in un contesto politico, sociale e urbanistico complesso sia a livello nazionale sia internazionale e ha immediatamente un’importante ricaduta sullo strumento urbanistico, che di fatto diviene obsoleto.
La nuova periferia di Milano
Il Sindaco di allora, Luigi Mangiagalli, istituisce una Commissione per lo studio del piano di ampliamento della città in funzione del nuovo Piano Regolatore.
Nonostante le migliori intenzioni per affrontare il governo dei nuovi territori e risolvere adeguatamente, in modo armonioso, la relazione tra le due parti, i lavori della Commissione restano lettera morta e la nuova periferia di Milano diventa terra di conquista dove spostare i problemi del centro, prima di tutto quello della residenza per la fascia sociale meno abbiente.
A nulla vale il concorso per il nuovo Piano Regolatore che aveva dato soluzioni differenti. La direttiva urbanistica e il Piano vengono affidati a Cesare Albertini che va esattamente nella direzione opposta a quella tracciata dalla Commissione.
A tal proposito Virgilio Vercelloni, architetto e storico dell’architettura, afferma: «La sua soluzione è drastica: tutto il territorio comunale potrà essere densamente edificato».
Anche Baggio Diventò Milano nel 14 Dicembre 1923
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La Fondazione Perini e il Centenario
Nel corso del centenario di tale importante evento la Fondazione Carlo Perini sta svolgendo una serie di iniziative volte alla valorizzazione della memoria storica degli antichi Comuni e al loro processo di trasformazione urbanistica susseguitosi fino ai giorni attuali. Il progetto vuole contribuire, attraverso le azioni previste, al processo di rigenerazione delle aree urbane di tali territori periferici, ponendo l’attenzione al superamento delle barriere culturali, per agevolare l’inclusione e il riscatto sociale dei cittadini.
La proposta progettuale si concretizza con una serie di iniziative di alto livello professionale, multidisciplinari ed eterogenee al fine di garantire la maggiore ampiezza e varietà della proposta sull’intero territorio della città di Milano:
- visite guidate nei principali luoghi di memoria storica delle attuali periferie;
- conferenze sulle periferie urbane;
- mostre;
- progetti con le scuole;
- post e attività su social network
Le iniziative s’inseriscono nel contesto del progetto Giustizia e Legalità e mirano a rafforzare l’identità storica delle periferie, a valorizzare i principali luoghi di rilevanza culturale e artistica della città di Milano e creare coesione sociale.
In un periodo caratterizzato dalla gravità della situazione economica dei servizi connessi alla cultura, a cui si è affiancata, a seguito della pandemia una netta riduzione della partecipazione dei cittadini alla vita culturale che ha limitato la reale possibilità delle persone di prendere parte attivamente ai processi di fruizione e produzione culturale, diventa auspicabile, tramite la nostra attività, sostenere la cultura attraverso lo strumento della memoria storica, non solo come leva educativa o volano per l’attrattività dei territori, ma anche come nuova forma di rigenerazione delle identità locali, favorendo l’accesso ai luoghi e alle attività culturali da parte di tutte le persone, con particolare attenzione alle fasce delle aree territoriali più periferiche milanesi e marginali, appartenenti ai comuni che nel 1923 sono stati aggregati a formare la Grande Milano di oggi.
Seguite le nostre iniziative e iscrivetevi alla nostra mailing list [email protected] e ai nostri canali social di Facebook e Instagram per una narrazione alternativa della città.
Articolo a cura di
- Christian Iosa, Presidente Fondazione Carlo Perini, che ha scritto la parte introduttiva
- Maria Antonietta Breda l’autrice principale del Quaderno Bianco del Municipio 7
Il Quaderno Bianco è stato pubblicato dalla Fondazione Carlo Perini
Per informazioni o prenotazioni del libro scrivi a [email protected]
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