25 Aprile 2023

Il mio discorso per la commemorazione della Festa della Liberazione in sala Consiliare del Municipio7.

Il 25 Aprile 2023

Nella primavera del 1945 in Europa avviene la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. In Italia la lotta per la liberazione coprì un arco temporale di venti mesi, coinvolgendo più di 250 mila uomini e donne.

L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea.

Video ridotto del discorso

Il governo e l’ antifascismo

Questo 25 Aprile cade nel primo anno del Governo Meloni ed è una celebrazione che in qualche modo, viene messa in discussione e commentata con grande fastidio dalla Destra di governo che evidentemente ne farebbe  molto volentieri. Fanno molta   fatica   a pronunciare la parola antifascismo, che è  il fondamento su cui sono state costruite la Repubblica e la Costituzione

Questa destra condanna apertamente solo le Leggi Razziali e ci mancherebbe altro! si potrebbe dire. Ma il fascismo arriva all’abominio delle leggi razziali dopo avere ucciso o incarcerato, perseguitato per anni tutti gli italiani antifascisti, oppositori, ebrei e  tutti coloro che semplicemente rifiutavano assoggettarsi alla dittatura. 

Perché non si dichiarano apertamente ANTI-FASCISTI allora

La giustificazione (o meglio mistificazione) è sempre la stessa: la resistenza è stata monopolizzata dai comunisti, facendo una ricostruzione della storicamente falsa di una guerra di popolo in cui militarono, oltre ai comunisti, un fronte composito di democratici, liberali, socialisti, cattolici, ex militari, ebrei, uniti nella lotta contro il regime.

La Storia

Ma il giudizio della Storia è ben diverso e molto più semplice:  chi militò nell’antifascismo fu (ed è) dalla parte giusta e chi fu o ancora si professa seguace del fascismo fu (ed è)  dalla parte sbagliata.

La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l’immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi.

Oggi l’antifascismo si potrebbe credere che non sia attuale perché il fascismo è stato sconfitto il 24 Aprile del ’45 ma non è morto del tutto con Mussolini. E’ terminato il fascismo come fenomeno storico sorto e sviluppatosi in Italia tra le due guerre mondiali. Ma altri, anche in altri paesi, hanno ripreso quelle idee e le hanno tristemente realizzate dove ci sono state le condizioni per farlo. Aggiungendo crimini a crimini, sangue a sangue. 

Basti ricordare  la teoria della sostituzione etnica (per cui ci sarebbe un grande complotto contro la popolazione bianca e a favore dei migranti stranieri) che ha ispirato i neo-nazisti autori di stragi di innocenti come quella del 2011 a Oslo e  Utoya in Norvegia con 77  vittime.

Mattarella ad Auschwitz:

Pochi giorni fa, il capo dello Stato dopo aver visitato il museo di Auschwitz ha partecipato alla tradizionale Marcia dei Vivi in ricordo delle vittime dell’Olocausto.

Ha poi dischiarato: …In questo   luogo dell’orrore “ricordiamo i milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono i propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità. Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono»

Sergio Mattarella

La Costituzione

Si cerca anche di ridimensionare il significato ANTIFASCISTA della Costituzione. Non mi addentro in un polemica assurda su questo, ma mi limito a far notare che, secondo  Norberto Bobbio,   il grande risultato della Resistenza è stata la Costituzione,

La Resistenza — diceva — ha segnato la grande frattura tra l’Italia di ieri e l’Italia di oggi. Rispetto al fascismo è stata una svolta, rispetto all’Italia prefascista, un ricominciamento su un piano più alto: insieme frattura e continuazione

Norberto Bobbio

La Costituzione, dopo la dittatura,  progetta la futura Repubblica con finalità più ambiziose e doveri più grandi verso la società, del resto in linea con i principi e ideali delle forze politiche dell’Assemblea Costituente.

Della Costituzione derivano l’affermazione dei diritti delle persone, che preesistono allo Stato, e il dovere della Repubblica di realizzare condizioni effettive di uguaglianza fra i cittadini. Si tratta di punti centrali con cui i Costituenti hanno caratterizzato la nostra convivenza dando risposta al desiderio di libertà e di giustizia di chi si batteva per liberare l’Italia. 

Iran

Oggi tra i regimi più violenti contri i propri cittadini dobbiamo ricordare purtroppo L’Iran dove l’autorità conduce una vera e propria guerra interna violenta in particolare contro le donne di quel paese per spegnere  ogni speranza di libertà, pace e convivenza civile.

E i metodi utilizzati sono quelli tipicamente fascisti applicati nell’Italia degli anni ’20 e ’30: repressione, violenze, giovani donne e giovani uomini arrestati, confessioni estorte con le torture  e pene capitali inflitte al termine di processi iniqui. Secondo Amnesty International sarebbero un centinaio le persone messe a morte in Iran nei soli mesi di gennaio e febbraio. Si teme che siano a rischio esecuzione molte altre persone, considerate le migliaia di rinvii a giudizio disposti finora a seguito delle proteste popolari in corso in Iran.

Guerra in Ucraina

Nella ricorrenza della data odierna che mise fine alle ostilità sul territorio italiano, viene un appello alla pace ma anche a non arrendersi di fronte alla prepotenza. 

Per questo voglio anche ricordare  l’infuriare dell’inumana aggressione russa all’Ucraina, la prima guerra in Europa dopo la fine della 2° guerra mondiale.  Purtroppo ancora dopo più di un anno la guerra continua, con una potenza militare che aggredisce un altro paese manifestando totale disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli in Europa.

Bisogna iniziare a ragionare di una de-escalation della violenza, cercare una soluzione per  interrompere le ostilità, far maturare nell’opinione pubblica e nella leadership russa il coraggio di ritirare le forze di invasione

La straordinaria conquista della libertà, costata sacrifici e sangue ai popoli europei  è stata condivisa per molti decenni e  non può essere  cancellata dalle bombe di oggi.

Vale ovunque. In Europa, in Italia e in Ucraina. Voglio ricordare che i principali valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione:

  • il rifiuto convinto e incondizionato di ogni sopraffazione totalitaria, 
  • la consapevolezza dell’importanza della democrazia,  da conservare e difendere
  • il rispetto della dignità umana
  • il rifiuto di ogni razzismo, 
  • la fedeltà e il coraggio di sostenere i propri ideali! 

Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente dove viene minacciata o conculcata.

Viva la Resistenza, Viva il 25 aprile, Viva la Repubblica!

Galleria Foto del corteo e deposizione corone di fiori in piazza Stovani

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